Uno dei post più frequenti nelle mailing list e nei siti di traduttori riguarda come diventare traduttore; spesso i traduttori forniscono risposte poco incoraggianti e perfino sgarbate agli esordienti che essendo tali non riescono a presentarsi in maniera accettabile se non con generiche domande. Per ovviare a questo circolo vizioso che provoca malcontento tra gli esordienti e li porta ad inserirsi nel mercato solo a tariffe molto basse, determinando di conseguenza un peggioramento del mercato per tutti, questo post vuole raccogliere indicazioni utili per muovere i propri primi passi nel settore.
Oltre alle utilissime indicazioni di Simon Turner nel precedente link, è necessario gestire bene il proprio tempo e il proprio pc.
Ma la domanda spesso più frequente fra gli esordienti è “qual è la mia tariffa a cartella?”; ovviamente non è possibile proporsi sul mercato a tariffe alte, visto che queste dipendono non solo dall’abilità individuale ma anche dall’esperienza. È però altrettanto importante non proporsi con tariffe eccessivamente basse: si rischia non solo che il proprio prodotto sia considerato di scarsa qualità ma anche di non riuscire più ad alzare la propria tariffa mantenendo i Clienti acquisiti (senza contare che si incrementa il livellamento verso il basso del mercato). A questo proposito, un aiuto molto valido è di nuovo fornito da Turner e il suo noto Tariffometro, dal quale si evince una visione del mercato e delle tariffe ragionevoli.
A questo punto è necessario definire la propria posizione di professionista tramite l’apertura della partita iva che, per le nuove iniziative, presenta importanti agevolazioni (si veda il contributo di Berit Ness Johnsen).
Un’altra importante questione da chiarire per l’esordiente riguarda la tipologia di testi che vuole tradurre: testi letterari, tecnici, finanziari, legali etc.; il traduttore si può inoltre occupare di traduzioni giurate per i propri Clienti (asseverazioni e legalizzazioni) o collaborare direttamente con i tribunali. Va sottolineato infine che in Italia ogni tribunale ha regole proprie per l’asseverazione e legalizzazione dei documenti (per ulteriori info rimando a un esaustivo articolo di STL Formazione): informatevi nel tribunale più vicino (qui potete scaricare il Modulo di asseverazione per il tribunale di Milano)!!
In bocca al lupo!