Ormai lo sanno tutti: mentre la Fed dovrebbe intervenire sui propri tassi di interesse entro la fine dell’anno, la BCE sembra intenzionata a mantenerli bassi per un periodo di tempo prolungato. Ma da dove ci arrivano tutte queste indicazioni?
Proprio dalla forward guidance, espressione con cui si indica una strategia di comunicazione esplicita adottata dalle banche centrali tramite la quale si forniscono previsioni e indicazioni in materia di politica monetaria in base alla valutazione delle prospettive economiche. Se lo strumento è relativamente nuovo per la BCE, che l’ha introdotta per la prima volta il 4 luglio 2013 (forward guidance e BCE), Fed e BoE ne avevano già fatto uso in precedenza.
Fatta questa dovuta premessa, è necessario tradurre questa espressione? Oppure si tratta dell’ennesimo anglicismo superfluo?
Partiamo dalla ricerca: numerose fonti autorevoli come Il Sole 24 ore ne fanno ampio ricorso. Tuttavia sarebbe sicuramente utile, nell’ottica della trasparenza linguistica, valutare alcune alternative. E trattandosi di un’espressione adottata dalla BCE, ritengo che proprio la Banca centrale europea possa fornirci una traduzione “ufficiale”.
Nella sua dichiarazione introduttiva alla conferenza stampa dello scorso 3 settembre, il presidente Draghi ha affermato:
“Based on our regular economic and monetary analysis, and in line with our forward guidance, the Governing Council decided to keep the key ECB interest rates unchanged.”
Ed ecco la traduzione riportata dalla BCE:
“Sulla base della regolare analisi economica e monetaria e in linea con le indicazioni prospettiche (forward guidance), il Consiglio direttivo ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse di riferimento della BCE.”
Questa resa ci permette di fare un’osservazione: pur propendendo per la trasparenza linguistica (“indicazioni prospettiche”), la BCE sente comunque l’esigenza di accompagnare l’espressione italiana all’inglese “forward guidance”, quasi per chiarire il concetto e fare esplicito riferimento a questa strategia comunicativa ben nota a tutti. Pertanto, senza mettere in discussione la validità della proposta della BCE, è innegabile che l’espressione “forward guidance” sia ormai entrata nel vocabolario italiano, per lo meno in ambito economico-finanziario.
Ma se noi italiani non abbiamo problemi ad importare terminologia straniera, altre lingue (come il francese e lo spagnolo ad esempio), non amano utilizzare forestierismi. Se diamo un’occhiata alla traduzione spagnola della frase di cui sopra vediamo però che la BCE ha mantenuto la stessa linea (“Sobre la base de nuestro análisis económico y monetario periódico, y en consonancia con nuestras indicaciones sobre la orientación futura de la política monetaria (forward guidance), el Consejo de Gobierno decidió mantener sin variación los tipos de interés oficiales del BCE“), vale a dire ha affiancato alla traduzione l’espressione in lingua originale. Altre fonti reperite sul Web propongono invece traduzioni come “preanuncio monetario”, ” orientación de expectativas” ecc. con l’obiettivo di evitare il forestierismo e garantire la trasparenza linguistica.
Pur essendo comprensibile questo tentativo di essere trasparenti ed evitare gli anglicismi, in questo caso ritengo che mantenere l’espressione inglese non sia segnale di trascuratezza o pigrizia del traduttore, quanto piuttosto di conoscenza dell’argomento e della sua terminologia specifica. Solo la ricerca e il confronto con chi opera nel settore possono aiutarci in alcune circostanze alla scelta dell’opzione migliore. Avete qualche soluzione alternativa da proporre? Scrivetelo nei commenti!