Dall’inizio dell’anno se ne è già parlato ben due volte: lo shutdown statunitense, seppur di durata molto breve (pochi giorni in gennaio e addirittura poche ore in febbraio), ha fatto il suo ritorno sui giornali, non solo statunitensi. Ma se negli USA si parla più propriamente di government shutdown, in Italia sembra che shutdown sia diventato un termine specifico tanto che Google.it restituisce moltissimi risultati riferiti a questa procedura statunitense. Ma di cosa stiamo parlando?
Il Merriam-Webster definisce lo shutdown semplicemente come:
The cessation or suspension of an operation or activity
In ambito informatico ad esempio Microsoft definisce lo shutdown come:
The process of quitting all programs before closing the operating system
mentre il government shutdown è, secondo Investopedia,
The closure of nonessential offices of the government due to lack of approval on the federal budget for the upcoming fiscal year.
Va precisato che questo tipo di procedura è tipica degli Stati Uniti. Infatti negli altri sistemi parlamentari governo e parlamento sono controllati di solito dalle stesse forze politiche e un’eventuale mancata approvazione del bilancio porta generalmente a nuove elezioni. Di certo non compromette la regolare fornitura dei servizi pubblici.
Tornando alla questione terminologica, è curioso il fatto che questo termine inglese non sia stato importato in italiano per l’ambito informatico (intendendosi con shutdown la procedura di spegnimento del sistema operativo) ma come termine politico. Il lessico informatico è spesso ricco di anglicismi (mouse, computer, ecc.) mentre per shutdown il glossario Microsoft propone l’italianissimo “arresto”.
La Treccani include invece il termine fra i neologismi (2013):
Nella politica economica statunitense, il blocco, da parte del governo, della fornitura di servizi pubblici considerati non primari (biblioteche, pubblica amministrazione ordinaria, agenzie speciali come la Nasa, ecc.), provocato dal mancato accordo, all’interno del Congresso, sul finanziamento dei programmi governativi in corso.
Detto ciò è corretto parlare di shutdown o di shutdown amministrativo anche in italiano?
La mia risposta è no, perché ritengo che il termine non sia né noto né trasparente al lettore medio. Inoltre si tratta di una procedura che non esiste nel sistema italiano e quindi va tradotta con una perifrasi esplicativa. Una buona soluzione potrebbe essere blocco delle attività amministrative o dei servizi amministrativi non essenziali. Blocco delle attività del governo non è invece una buona resa, a cui si deve preferire blocco delle attività di governo (anche se trovo questa perifrasi un po’ troppo vaga). Infatti durante lo shutdown sono solo alcuni servizi amministrativi, quelli non ritenuti essenziali, ad essere interrotti (chiusura di parchi pubblici, musei e monumenti, ridotta attività dei centri di ricerca medica, rinvio dei processi civili ecc.) e il relativo personale viene mandato in congedo non retribuito (anche se tradizionalmente viene sempre disposto il pagamento retroattivo per i lavoratori interessati da questa procedura).
Voi usereste shutdown o avete una soluzione alternativa da proporre? Scrivetelo nei commenti!