Come messo in luce nel post di due settimane fa, i toponimi – presenza fissa in qualunque testo vertente attorno a questo o a quell’aspetto della vita politica di un Paese – possono creare non poche difficoltà al traduttore. Lo stesso può dirsi degli etnici, ossia di quei nomi e aggettivi “che determinano l’appartenenza a un popolo, a una nazione, a una regione o città” (Vocabolario Treccani). È questo il caso del francese vaudois, che uno dei miei clienti ha specificato di voler tradotto con vodese. Sono perfettamente d’accordo. Solo che, detta in tutta sincerità, non saprei dire perché.
Lasciate che mi spieghi. Innanzitutto, qual è il significato dell’aggettivo e sostantivo vaudois? Come dice il Larousse:
Dunque (abitante) del Canton Vaud, stato della Confederazione Svizzera.
E quale traduzione ne offre il dizionario? Il Boch afferma:
Valdese. Non vodese, ma valdese.
Traduco testi per il Canton Vaud da talmente tanto tempo che non ricordo più quando sia stata l’ultima volta che ho consultato sul dizionario la traduzione dell’etnico. È stata la precisazione di questo nuovo cliente, che si è sentito in obbligo di indirizzarmi verso il giusto termine italiano, che ha suscitato la mia curiosità. “E in quale altro modo potrei tradurre vaudois, se non come ‘vodese’?”, mi sono chiesta. Così ho verificato sul dizionario. Bilingue e monolingue. Il Treccani conferma:
Come anche il Garzanti Linguistica. In nessuno dei due, peraltro, “vodese” figura tra i lemmi elencati. Ci sono rimasta di stucco. Poi, naturalmente, mi sono lanciata nelle mie ricerche.
Non ci sono dubbi che “vodese” sia l’etnico in uso. È utilizzato nella versione italiana della Costituzione del Cantone di Vaud del 14 aprile 2003, che parla senza mezzi termini di “deputati vodesi”. È usato dal Dizionario storico della Svizzera, che fa riferimento alla “rivoluzione vodese” e al “territorio vodese”. Appare, infine, come sostantivo e aggettivo in tutte le pubblicazioni del Canton Vaud in lingua italiana (tutte traduzioni, certo, ma si spera che l’amministrazione cantonale un minimo di controllo sulla qualità dei testi lo eserciti). Il termine “valdese”, invece, è usato quasi esclusivamente (e sottolineo “quasi”) in riferimento al valdismo, movimento religioso sorto in Francia nel XII secolo che “trae origine dall’attività di un mercante lionese, Valdo (o Valdesio)” (Enciclopedia Treccani), e alla Chiesa valdese che da tale movimento si è sviluppata.
Checché ne dicano i dizionari, dunque, pare proprio che nella pratica si sia consolidata la corrispondenza valdese = (seguace) del movimento fondato da Valdo e vodese = (abitante) del Canton Vaud. Non sono riuscita, però, a chiarire né le origini di tale evoluzione né le ragioni per cui essa non si vede ancora riflessa nella maggior parte dei vocabolari. Se tra i lettori c’è qualcuno che conosce la risposta a questa avvincente domanda, per favore, che si faccia avanti o lo scriva nei commenti!
L’autrice del contributo
Elisa Farina, nata e cresciuta in Italia, ha trascorso gli anni della prima adolescenza in Germania. Tredici anni più tardi si è stabilita in Spagna, dove vive tuttora e lavora come traduttrice dal tedesco, inglese, spagnolo e francese verso l’italiano. Per info: www.elisa-farina.com