Sarò breve: ho la mia parola per il 2018. E se non sapete di cosa si tratta, potete facilmente documentarvi qui e qui.
Francamente i discorsi motivazionali non mi hanno mai particolarmente convinta (a cosa serve una parola? quanto può aiutare nel lavoro quotidiano?) ma a un certo punto della propria attività, navigare a vista non funziona più. E rischiamo di lasciarci trascinare dalla corrente (si tratti di traduzioni o altro); ma quando ci fermiamo un secondo a pensare alla nostra attività, sono convinta che qualche bilancio vada fatto e pure qualche riflessione sugli obiettivi futuri.
E così, all’improvviso, mi sono resa conto di aver un impellente bisogno di costanza nel mio 2018. Facile fissare degli obiettivi, meno facile è lavorarci ogni giorno per raggiungerli.
Quest’anno quindi ho deciso di pianificare davvero ed essere realistica su quello che posso fare nel tempo disponibile. E come direbbe la mia amica e collega Laura Dossena, darmi degli obiettivi misurabili… altrimenti come posso valutarmi?
La finisco qui perché questo post “motivazionale” non è proprio nelle mie corde ma mi piacerebbe sentire anche la vostra opinione. Avete già provato a darvi degli obiettivi realistici e perseguirli con costanza nonostante il lavoro quotidiano? Come è andata?