È tempo di vacanze e per molti di noi è arrivato il momento di una pausa o, magari, di un bel digital detox. Una bella contraddizione nell’estate in cui dilagano i Pokémon GO?
Il digital detox, ovvero la disintossicazione digitale, è una tendenza di origine statunitense che, come spesso accade, sta prendendo piede anche in Italia a fronte dell’esigenza di disconnettersi da smartphone e computer. L’espressione non è ancora pienamente attestata dai dizionari ma la Treccani cita già detox come “Detossinante, disintossicante, depurativo, detto in particolare di trattamento concentrato in tempi brevi”; pur facendo soprattutto riferimento all’ambito alimentare, la Treccani apre già ai diversi usi del termine: “Decisamente di moda, la parola ha delle applicazioni multiple. C’è il detox digitale; quello cosmetico che rende la pelle luminosa o gli asana purificanti dello yoga”.
Come spesso accade, l’italiano sta assimilando l’espressione inglese ma nulla vieta di cercare alternative, da quelle più letterali (disintossicazione digitale o dal digitale) a soluzioni più libere (vacanza offline, vacanze disconnessi ecc.) fino a espressioni più originali (staccare la spina… del wi-fi, essere felicemente disconnessi ecc.).
Lungi dall’essere un fenomeno esclusivamente italiano, la dipendenza da computer, smartphone e tablet è percepita come una sfida anche all’estero. Oltre confine non meno che da noi, i mezzi di comunicazione si fanno eco dell’invito a prendere coscienza dei rischi di ciò che in sempre più casi assume le dimensioni di una vera e propria patologia e a correre ai ripari con un’azione mirata di disintossicazione.
Già, “disintossicazione”. Una parola che esiste, naturalmente, anche in tedesco, francese e spagnolo e che, tuttavia, si vede relegata al ruolo di mera comparsa quando si parla di digital detox. Qualche ricerca on-line lo dimostra: chi scrive sul tema ricorre, per lo più, al termine inglese. Scelta interessante se si considera che, per spiegare il concetto, quelle stesse persone passano quasi immancabilmente per una traduzione nella propria lingua:
- in tedesco, affiancano all’inglese formule come digitaler Entzug (Spiegel), digitale Entgiftung (Die Welt) e digitales Entschlacken (Focus);
- in francese, chiariscono con espressioni come désintox numérique (Le Monde), désintoxication numérique (Science Post) e désintoxication digitale (Direct Emploi).
- in spagnolo, invece, propendono per lo più per desintoxicación digital (Antena 3).
Sebbene nella maggior parte dei casi le espressioni qui sopra cedano subito il passo all’inglese digital detox, è un buon segno che in molti si pongano la domanda “Come si traduce?”.
In agosto anche noi ci sforzeremo di prenderci un periodo di disintossicazione digitale, per ricaricare le batterie e tornare in settembre più grintose che mai. Chi ci conosce, però, sa che abbiamo ben scarse possibilità di successo, quindi non stupitevi se il giorno di Ferragosto saremo qui a rispondere ai vostri commenti. Perché va da sé che siamo curiose di sapere: in che termini si parla nelle altre lingue del tanto agognato digital detox?
Buone vacanze, Chiara ed Elisa