Quante volte anche nelle traduzioni più generaliste ci imbattiamo nell’espressione «company name»? Anche un semplice modulo può risultare insidioso per chi non presta la dovuta attenzione. Perché difficilmente «company name» si può tradurre con «nome della società». Nella maggior parte dei casi bisogna scegliere tra denominazione sociale e ragione sociale.
Ma qual è la differenza?
In sostanza la scelta dipende dal tipo di società a cui fa riferimento il «company name».
Naturalmente basta effettuare qualche ricerca da fonti autorevoli (attenzione ad esempio a Proz che in questo caso può indurre in errore) come il dizionario delle Edizioni Giuridiche Simone che recita:
Denominazione sociale: È il nome delle società di capitali, ossia un elemento di identificazione delle stesse. Corrisponde alla ragione sociale delle società di persone, ma, a differenza di questa, può formarsi in qualunque modo, e quindi anche con un nome di fantasia (es.: Esselibri S.p.a.), purché contenga l’indicazione del tipo sociale. Unica eccezione è prevista per le società in accomandita per azioni, la cui denominazione sociale deve invece contenere, oltre l’indicazione del tipo sociale (S.a.p.a.), anche il nome di almeno uno dei soci accomandatari […].
Chiarito il concetto, spesso il problema è individuare gli elementi che ci consentono di capire quale sia il tipo di società in questione ove non espressamente specificato. Nel dubbio è sempre consigliabile rivolgersi al cliente e chiarire la questione piuttosto che operare una scelta non motivata.