Continuiamo a parlare anche questa settimana di terminologia finanziaria, avete mai sentito parlare di «rischio sistemico» o di «rischio sistematico»?
Li avete sempre usati come fossero sinonimi? Attenzione perché non è affatto così!
Il Systemic risk, in italiano «Rischio sistemico», fa in genere riferimento a un evento in grado di provocare un crollo in un particolare settore o addirittura di un’economia.
Il Systematic risk, in italiano «Rischio sistematico», corrisponde invece al rischio di mercato nel suo complesso, una sorta di rischio aggregato, macroeconomico; tra le cause più comuni di questo tipo di rischio vi sono le guerre, le recessioni, l’andamento dei tassi o altri eventi che non possono essere evitati diversificando il proprio portafoglio.
Anche a livello di misurazione questi rischi utilizzano indicatori differenti; nel caso del Rischio sistemico si utilizza il Value at Risk (VaR) e il Marginal Expected Shortfall (MES), mentre per il Rischio sistematico si utilizza il Beta.
Per chi volesse approfondire rimando a Challenges in Identifying and Measuring Systemic Risk di Lars Peter Hansen.