Proprio in queste ore su Langit si sta nuovamente affrontando il tema dell’IRAP: dobbiamo davvero pagarlo noi traduttori?
Secondo molti commercialisti “no” in quanto non ne esistono i presupposti dato non disponiamo di una “struttura organizzata” ma la scelta di non pagare l’IRAP deve essere necessariamente una scelta del contribuente; il commercialista deve ricevere una richiesta scritta in tal senso dal momento che l’IRAP è prevista da una legge dello Stato.
Alcuni colleghi su Langit segnalano di aver richiesto il rimborso ma senza ottenerlo in pratica perché anche se la domanda è stata accolta, pare che sia necessario rivolgersi ad un avvocato per riottenere la somma versata.
Altri hanno semplicemente deciso di non pagarla prendendo come base di esonero le ultime sentenze della Cassazione.
C’è perfino chi ha compensato gli importi pagati in passato, ma nella sostanza la materia resta piuttosto incerta. Molto interessante è l’articolo di Paola Gatto IRAP e PROFESSIONISTA AUTONOMO: PAGARE O NON PAGARE… QUESTO E’ IL DILEMMA. Buona lettura!