Questo blog ha ottenuto la nomination al Liebster Award! Ringrazio quindi di cuore Silvia, Veronica, Gabriella e Tina, meglio note come le voci dietro a Parolabis.
E voi conoscete il Liebster Award?
Il LIEBSTER AWARD è un premio virtuale nato nel 2011 e che riguarda il mondo dei blog. Viene conferito da blogger ad altri blogger considerati meritevoli per il lavoro svolto. Non si vincono soldi o cose del genere bensì qualcosa di altrettanto prezioso: si guadagna e si offre visibilità in un clima di supporto reciproco ed espressione di stima. È una grande opportunità soprattutto per un blog di settore che spesso interessa solo categorie specifiche di persone.
Ecco come procedere una volta che si è stati nominati:
- Ringraziare chi ci ha nominato e linkare al loro blog;
- Rispondere alle domande che ci sono state rivolte;
- Nominare a nostra volta altrettanti blogger e rivolgere loro le nostre domande;
- Comunicare agli interessati che sono stati nominati.
Le colleghe di Parolabis mi hanno chiesto:
- Perché avete iniziato a scrivere un blog?
Soprattutto per farmi conoscere. Il sito, da solo, non è sufficiente a mostrare il proprio metodo di lavoro e le proprie competenze. Devo dire che il progetto blog è in corso da diversi anni ma solo da un paio riesco a pubblicare con continuità, soprattutto mediante la rubrica #comesitraduce.
- Meglio carta e penna o non potete più vivere senza computer?
Ho ripreso a utilizzare carta e penna solo di recente per organizzare meglio il mio tempo. Devo dire però che apprezzo moltissimo i vantaggi dell’IT, dalla lettura su Kindle all’uso di App/calendari ecc. E lo smartphone? Beh è uno strumento molto potente che va utilizzato a “piccole dosi” per non diventarne schiavi.
- La lingua del cuore e quella che avete sempre voluto imparare ma ancora non avete imparato.
L’inglese resta ancora oggi la mia lingua del cuore ma da sempre mi affascina il tedesco con le sue parole composte, i suoi suoni duri e la sua precisione grammaticale. Prima o poi soddisferò sicuramente questa curiosità.
- Che consigli dareste a chi sta per avviare la vostra stessa professione?
Fate un’esperienza in agenzia. Anche uno stage poco pagato. Quello che imparerete sul lavoro vero ripagherà il ridotto introito economico. Una volta conclusa l’esperienza, entrate sul mercato da professionisti: cosa vuol dire? Tariffe decenti, saper scrivere una presentazione senza errori (anche un semplice errore di spaziatura è molto indicativo per una persona che, per lavoro, deve scrivere tutti i giorni), investire in formazione e in revisioni (farsi affiancare per i primi lavori da un collega senior può essere un’ottima strategia), sapersi rapportare con i colleghi ecc.
- Pensate che farete sempre lo stesso lavoro? O avete altre passioni che potreste trasformare un giorno in una professione, un sogno nel cassetto non ancora realizzato?
Il mio lavoro mi piace. E molto. Sto lavorando quotidianamente per approfondire la conoscenza dei miei settori di attività (legale e finanza) e, per il momento, ho ancora molto da imparare. D’altro canto mi piacerebbe mettere a frutto anche la mia passione per l’informatica, internet e i social media. E non escludo di lavorare, prima o poi, in ambiti più ibridi.
E ora tocca a me nominare cinque blog!
Parto da “nostra signora dei CAT” Laura Dossena, con il suo blog ElleDiTraduzioni in cui affronta tante problematiche legate all’uso degli strumenti di traduzione assistita, senza peli sulla lingua. Continuo con un’altra collega, Francesca Airaghi, che racconta il fantastico mondo di noi traduttori finanziari (in inglese). Uscendo dal mondo “traduttori”, nomino sicuramente la mitica Silvia Sola che affronta l’argomento marketing (poco digeribile da molti freelance) con freschezza e originalità. E come non citare La Social Media Biondina che è riuscita a farmi aprire un account su Instagram? Ma un uomo lo vogliamo citare o no? Il collega Andrea Luciano Damico gestisce un blog (in inglese) molto interessante per tutti i freelance che spesso incontrano molte difficoltà nella gestione degli strumenti tecnologici.
E le mie domande sono:
- Perché hai iniziato a scrivere un blog?
- Hai mai avuto un momento di crisi in cui hai pensato di lasciar perdere?
- Quale blog è per te fonte di ispirazione?
- Qual è il post che ti ha dato più soddisfazione fra quelli che hai scritto?
- Ti piace bloggare o utilizzi il blog come semplice strumento di marketing?
Grazie ancora a Parolabis!!