Dopo ben tre settimane di relax (già lo sapete che il digital detox non lo so fare) sulle Dolomiti (immagini sul mio profilo Instagram), lo scorso lunedì ho riaperto i battenti e, nonostante gli arretrati da rientro (casalinghi e lavorativi), per il momento la situazione è sotto controllo.
“Non si ha mai tanto bisogno di una vacanza quanto nel momento in cui vi si è appena tornati.” (Ann Landers)
Eh sì. Per molti, il momento della ripresa risulta particolarmente critico e alcuni soffrono addirittura della cosiddetta “sindrome da rientro” caratterizzata da malesseri vari, come spossatezza, insonnia, ansia e difficoltà di concentrazione. Naturalmente il ritorno alla routine (che per molti di noi si concretizzerà a tutti gli effetti con la riapertura delle scuole) non è facilissimo ma trovo che settembre sia, più di gennaio, il mese perfetto per dare una svolta alla propria vita, professionale e non. Quindi, perché non ripartire con il piede giusto?
1. Organizzare la propria giornata
Quanto vi sentite soddisfatti a fine giornata se avete portato a termine diverse attività? E quanto vi sentite delusi se non siete stati sufficientemente produttivi? Spesso il problema sta nell’organizzazione e nel tempo inconsapevolmente perso in attività collaterali. Dal punto di vista lavorativo, vi suggerisco di provare qualche programma che registri le vostre attività al PC come RescueTime ed eventualmente ricorrere alle estensioni del browser per bloccare siti non strettamente lavorativi (Strict Workflow per Chrome). E ricordate che il multi-tasking non è affatto utile alla produttività, se non addirittura dannoso.
2. Mantenere una buona abitudine acquisita in vacanza
In vacanza avete coltivato una nuova passione o un hobby? Avete passato molto tempo all’aria aperta? Avete fatto più sport o mangiato cose più salutari? Perché non portare avanti questa buona abitudine anche in città? Sicuramente ne beneficerà l’umore e vi sentirete ancora un po’ in vacanza.
3. Darsi un obiettivo professionale o iniziare un nuovo progetto
Quest’anno ho davvero staccato la spina e non ho pensato in alcun modo al lavoro. E va bene così. In compenso ho letto moltissimo e sicuramente le idee non mancano ma probabilmente ci penserò seriamente dopo la Giornata del Traduttore che, quest’anno, affronterà proprio il tema delle idee (“Un’idea ti cambierà. Innovazione, creatività e strumenti per affrontare il futuro”). Nell’immediato però la mia parola d’ordine è ottimizzare e quindi sto lavorando per aumentare la mia produttività e ridurre il tempo alla scrivania. Quindi dall’organizzazione del mio flusso di lavoro agli strumenti utilizzati per tradurre, è tutto in fase di revisione; farò il punto a fine anno. E voi?
4. Prendersi del tempo per sé
E qui, scusate cari lettori, mi rivolgo soprattutto alle donne che culturalmente faticano a mettersi, non dico al primo posto, ma neppure al penultimo. Non fatevi promesse che sapete di poter mantenere solo pochi giorni ma ritagliatevi un po’ di tempo ogni giorno per staccare dalle varie incombenze, anche soli 5 minuti per mettervi lo smalto.
5. Riposare a sufficienza
Sarà una banalità, ma vi rendete conto di quanto si riduce la nostra produttività quando abbiamo quattro ore di sonno alle spalle? Quindi che facciate le ore piccole per piacere o per lavoro, cercate di limitare queste occasioni il più possibile e dormite un numero di ore adeguato. Ne guadagnerete in lucidità e forma fisica.
Io qualche buon proposito l’ho fatto. E voi, siete pronti a ripartire con il piede giusto? Aspetto i vostri consigli e/o i vostri buoni propositi nei commenti!