Pochi giorni fa, alle prese con la revisione di uno statuto, mi sono imbattuta nel termine Illegal.
Anche se la traduzione di questo termine può sembrare banale, il traduttore l’aveva reso, ovviamente per sbaglio, in tre modi diversi: illegale, illegittimo e illecito.
Ecco quindi che è partita una ricerca delle differenze fra questi tre termini, apparentemente molto simili ma con implicazioni molto diverse.
Il termine illecito si discosta completamente dagli altri due: derivante dal latino licere (essere consentito), presume la necessità di una sanzione.
Tra illegale e illegittimo invece la differenza è molto più sottile: il primo è legato ad una legge (quindi creata dall’uomo), il secondo ad un diritto (quindi in un certo senso naturale).
In sostanza anche se un’azione appare illegale e illegittima non è detto (!!!) che sia illecita.
Visto che i sistemi anglosassoni si basano su principi diversi (case law) solo il contesto può aiutarci a scegliere la traduzione giusta.